C’è a chi non importa niente del calcio, chi sta seguendo tutte le partite della Coppa del Mondo 2014, chi ha deciso di puntare la sveglia per seguire la Nazionale… e se approfittassimo di questo evento per dare uno sguardo alle squadre Linux esistenti nel mondo?

Detto fatto, cogliamo l’occasione per mostrare gli schieramenti d’attacco di tutte le nazioni che partecipano alla Coppa del Mondo 2014… in chiave linara! Troverete, per ogni gruppo, una selezione di distribuzioni Linux appartenenti a questa o a quella nazione, con una breve descrizione che ne include le particolarità!

Così, giusto per ribadire che il mondo delle distribuzioni Linux-based – o GNU/Linux-based – è… davvero enorme, e ce ne sono per tutti i gusti e le necessità!

Tutte le immagini (o quasi) sono state prelevate da distrowatch.com. 

Pronti per questo tour mondiale? Iniziamo!

Gruppo A

Brasile

GoboLinux

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Si tratta di una distribuzione indipendente, dotata di un’organizzazione gerarchica meno complessa rispetto alle comuni distro Linux – ciascun programma ha le proprie directory ed i propri file raggruppati, in modo molto simile a quanto succede per Windows. E’ dotata di desktop Enlightenment, dispone di una versione Live ed è dedicata a macchine con architettura i686. 

Croazia

I linari croati hanno deciso di non partecipare… almeno per il momento!

Messico

Klikit-Linux (non più supportata)

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Si trattava di un progetto community-based atto a distribuire un sistema operativo user-friendly. Disponibile anche in modalità Live, Klikit-Linux era basata su Kubuntu, disponibile per architettura i686 e dotata ovviamente di desktop KDE.

BeakOS (interrotta)

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BeakOS era una distribuzione indipendente che riprendeva per molti aspetti l’organizzazione e la struttura dei pacchetti di Slackware. Disponibile sia in versione server che in versione desktop con installer testuale, supportava architettura i386 ed arrivava con i desktop GNOME 2 o XFCE. 

Camerun

I linari camerunensi hanno deciso di non partecipare… almeno per il momento!

Gruppo B

Spagna

Antergos

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Nata come una distribuzione Linux Arch-Based con ambiente desktop Cinnamon, quella una volta conosciuta come Cinnarch si è successivamente staccata dalla distro madre assumendo un’identità indipendente. Ad oggi Antergos è disponibile per architetture a 32 e 64 bit e può essere installata con desktop GNOME 3 (predefinita), Cinnamon, Razor-qt e XFCE.

Trisquel

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Trisquel è una distribuzione Ubuntu-based, disponibile con desktop GNOME e LXDE. La sua peculiarità è la possibilità di adattarsi a qualsiasi tipo di utilizzo grazie al grosso parco software pre-installato. Inoltre, Trisquel ha a bordo esclusivamente software e firmware opensource. E’ compatibile con architetture a 32 e a 64 bit e disponibile in versione live.

WIFISlax

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Si tratta di una distribuzione live basata su Slackware, orientata all’analisi forense e contenente diversi tool per l’analisi e la sicurezza. In particolare, offre supporto per la maggior parte delle schede di rete. E’ compatibile con architetture a 32 bit.

Olanda

SolyDxK

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In realtà non si tratta di una ma di due distribuzioni, che differiscono per l’ambiente desktop: SolydX arriva con XFCVE, SolydK con KDE. Le due distro, basate entrambe su Debian Testing, hanno come obiettivo l’ottenimento di un ambiente desktop stabile e sicuro e rappresentano una buona alternativa per le piccole imprese.

Cile

Parabola

La distribuzione cilena è uno spin-off non ufficiale di Arch Linux, offre soltanto software completamente libero ed è basata sui package della distribuzione madre. Compatibile con architetture a 32 e 64 bit, Parabola Linux arriva con una serie di desktop installabili (tra cui GNOME, LXDE, KDE e Window Maker).

Australia

Puppy Linux

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Come il nome stesso suggerisce, Puppy Linux è una distribuzione indipendente caratterizzata da un ottimo compromesso tra software e leggerezza. La distribuzione può essere avviata istantaneamente da supporto ottico/chiavetta USB, ciò che le conferisce l’estrema leggerezza è la possibilità di essere caricata completamente in RAM. Puppy Linux, che porta con sé i desktop JWM o il WM Openbox puro, è compatibile con architettura i386 e particolarmente adatta per PC datati. Può inoltre essere installata su hard disk.

Korora

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Si tratta di una distro Fedora-based, è compatibile con architetture a 32 e 64 bit e si pone come obiettivo quello di essere scalabile sia per ambienti desktop che per ambienti server, grazie al buon abbinamento tra stabilità e semplicità d’uso. E’ compatibile con una serie di desktop conosciuti (Cinnamon, GNOME, KDE, MATE e Xfce) e può essere utilizzata in versione live.

Quirky

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Anche Quirky Linux si pone come obiettivo centrale la leggerezza: sviluppata dal creatore di Puppy Linux, caratteristica della distro indipendente è un tool di nome Woof – che permette di gestirne praticamente tutti gli aspetti. In poche parole, Quirky è una distribuzione leggerissima ma allo stesso tempo estremamente flessibile, adatta più che altro ad un’utenza esperta. E’ compatibile con architetture a 32 bit e disponibile con desktop ROX e JWM. 

LegacyOS

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Anche questa volta si tratta di una distribuzione speed-oriented: basato su Puppy Linux, LegacyOS si pone come obiettivo quello di essere adatto a macchine di vecchia generazione pur disponendo di un buon parco software – che include diverse estensioni del browser e codec multimediali. E’ compatibile con architettura i386 ed arriva con a bordo il desktop IceWM.

Gruppo C

Colombia

I linari colombiani hanno deciso di non partecipare… almeno per il momento!

Grecia

AntiX

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Si tratta di una distribuzione basata su Debian Testing e, anche in questo caso, alla base del concept che caratterizza la distro c’è la compatibilità con macchine datate (i requisiti minimi prevedono una quantità di RAM pari a 128 MB); è inoltre usabile tranquillamente su macchine di ultima generazione. Si tratta di una distribuzione utilizzabile sia in versione live che installata sul disco rigido (minimo 2.2 GB di spazio libero), è adatta sia ad utenti esperti che a novizi ed ha con sé i desktop Fluxbox e IceWM. E’ compatibile con architetture a 32 e 64 bit.

Slackel

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Come il nome stesso suggerisce, Slackel è “figlia” di Slackware e di Salix OS, è compatibile con i pacchetti di entrambe le distribuzioni ed arriva con il desktop KDE. E’ disponibile sia in versione live che in versione installer e compatibile con architetture a 32 e 64 bit.

Costa D’Avorio

Emmabuntüs

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La distribuzione ivoriana pone al centro dell’attenzione l’utente novizio, accostando una gran semplicità d’uso – programmi preconfigurati, dockbar ed installer semplici e funzionali – alla possibilità di essere eseguita su macchine non più recenti, esattamente come la distribuzione madre – Xubuntu. Emmabuntüs arriva con il desktop XFCE ed è compatibile con architetture a 32 e 64 bit.

Giappone

VineLinux

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Si tratta di una distribuzione indipendente completamente dedicata ad un pubblico giapponese, grazie all’ottimo supporto per i Kanji (offerto dai server FreeWnn e Canna). E’ compatibile con architetture a 32 e 64 bit ed arriva con il desktop GNOME.

TurboLinux

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Questa distribuzione indipendente è dedicata prevalentemente ad ambienti server: supporta gli standard per l’internazionalizzazione (importantissimi in ambito aziendale) e dispone del supporto per lo standard LFS – filesystem in grado di gestire dischi di capienza fino a 4 TB. E’ disponibile per architetture a 32 e 64 bit.

BerryLinux

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Si tratta di una distribuzione Fedora-based (in particolare basata su Knoppix), particolarmente adatta per le operazioni di diagnostica, recupero e ripristino – in particolare, BerryLinux dispone di un grosso supporto hardware out-of-the-box. Nonostante sia prevalentemente usata in modalità Live, la distro può essere tranquillamente installata su hard disk. E’ compatibile con architetture a 32 bit ed arriva con a bordo i desktop KDE, LXDE ed eventualmente il puro gestore Openbox.

Gruppo D

Uruguay

I linari uruguaiani hanno deciso di non partecipare… almeno per il momento!

Costa Rica

I linari costaricani hanno deciso di non partecipare… almeno per il momento!

Inghilterra

Crunchbang

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La distribuzione, basata su Debian (ramo Stable), si pone come obiettivo quello di offrire un buon compromesso tra rapidità e funzionalità, ciò la rende adatta anche a macchine non nuovissime. E’ disponibile in versione live e come installer, è compatibile con architetture a 32 e 64 bit ed arriva con a bordo un desktop minimale basato su Openbox.

Simplicity

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Basata su Puppy Linux e con a bordo il desktop LXDE, la distribuzione si snoda in quattro versioni diverse, ciascuna adatta ad un ambiente particolare: Obsidian, Netbook (con software cloud-based), Desktop (con software adatto ad un utilizzo tipico) e Media (che permette di trasformare facilmente il PC in un media center). E’ compatibile con architetture a 32 bit. 

Pinguy

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Basata su Ubuntu, si tratta di una distribuzione prettamente orientata ai novizi: è infatti dotata di ambiente desktop GNOME con diverse aggiunte – menu migliorati, pannelli e dockbar -, ed arriva con preinstallato un parco software generico in grado di coprire la maggior parte delle operazioni che un utente medio possa voler compiere col proprio computer. E’ compatibile con architetture a 32 e a 64 bit.

Kwheezy

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Anche questa è una distribuzione orientata all’utente novizio, basata questa volta su Debian e con a bordo il desktop KDE: porta con sé i driver di periferica più noti, tanti codec multimediali e diversi plugin per il browser, oltre che una selezione di software open source. La particolarità? Semplice: tutto è usabile fin dal primo avvio. Kwheezy è disponibile sia in versione live che installer ed è compatibile con architetture a 32 e 64 bit.

Italia

Sabayon

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Arriviamo finalmente al made in Italy! Sabayon è una distribuzione Gentoo-based che, rispetto alla distribuzione madre, dispone di procedure di installazione e configurazione estremamente semplici. Arriva con una serie di programmi pre-installati, dispone di un repository per l’installazione di software aggiuntivo (anche in questo caso alla base c’è portage) e, inoltre, le probabilità che l’intera configurazione hardware funzioni al primo avvio sono piuttosto alte. Sabayon è compatibile con architetture a 32 e 64 bit ed è disponibile con diversi desktop (Cinnamon, LXDE, GNOME, Xfce, KDE, Enlightenment e XBMC). 

Semplice

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Come il nome stesso lascia intendere, Semplice Linux è una distribuzione con pochissimi fronzoli dedicata a hardware abbastanza datato, basata sul gestore finestre Openbox, che raccoglie in sé un parco software piuttosto piccino ma al contempo fondamentale. E’ basata su Debian Unstable e da essa ne eredita gestore pacchetti e pacchetti stessi, ed è compatibile con architetture a 32 e 64 bit. 

Gruppo E

Svizzera

Kali Linux

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Kali Linux, ei fu BackTrack, è una distribuzione debian-based (ramo Testing) dotata di una serie di tool per la sicurezza e per l’analisi forense. Arriva di default con desktop GNOME (2) ed è particolarmente indicata per l’utilizzo in modalità live. La peculiarità di Kali Linux è la sua compatibilità, oltre che con architetture a 32 e 64 bit, anche con architettura arm (armel e armhf), che la rende perfettamente installabile anche su mini-PC quali ad esempio il Raspberry Pi.

SliTaz

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Slitaz è una distribuzione indipendente… praticamente, microscopica: l’immagine è grande poco meno di 30 MB, occupa su disco – una volta installata – qualcosa come 80 MB di spazio ed è eseguibile su 256 MB di RAM. E’ basata sul gestore Openbox, particolarmente indicata per PC datati e compatibile con architetture a 32 bit ed arm (armel). In particolare, al di là di quanto si pensi SliTaz arriva con un parco software piuttosto fornito: server web, database, browser, gestore partizioni, editor sonoro e molto altro. 

Ecuador

Elastix

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Elastix non è esattamente dedicata all’utilizzo desktop: la distro equadoriana, basata su CentOS, rappresenta un ottimo metodo per gestire apparati telefonici (racchiude in essa i migliori tool PBX in un’interfaccia gestionale davvero degna di nota). Grazie alla sua natura estremamente flessibile, possono essere creati ed inclusi moduli di terze parti.

Francia

Mageia

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Si tratta di una distribuzione inizialmente forkata da Mandriva (a sua volta basata su ella fu Mandrake), oggi completamente indipendente: si pone come obiettivo quello di essere semplice da utilizzare ed al contempo completa, può essere installata con numerosi desktop a bordo (tra cui KDE, MATE, Cinnamon e LXDE). Mageia è compatibile con architetture a 32 e 64 bit ed utilizzabile sia in modalità live che installata.

Lubuntu

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Si tratta di uno dei flavor ufficiali di Ubuntu, in particolare lo spin-off francese è dedicato a macchine dalle ridotte prestazioni, nonostante disponga di un parco software abbastanza ampio e sia dotata di un installer e di un gestore pacchetti di tutto rispetto, il che lo rendono adatto sia ad utenti novizi che ad utenti avanzati. Lubuntu arriva con a bordo il desktop LXDE, è compatibile con archittetture a 32 e 64, arm (armhf) e powerpc.

Manjaro

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Si tratta di un sistema operativo desktop basato su Arch Linux: da esso eredita il modello rolling-release, tuttavia dispone di script e processi automatizzati che ne rendono l’installazione e la gestione particolarmente semplice. Ufficialmente Manjaro supporta il desktop Xfce (ed il gestore Openbox), tuttavia sono disponibili anche flavor in salsa GNOME 3, Cinnamon, KDE o in versione minimale, per server o utenti esperti. Manjaro è compatibile con architetture a 32 e 64 bit.

Honduras

I linari honduregni hanno deciso di non partecipare… almeno per il momento!

Gruppo F

Argentina

Musix

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Cercate una distribuzione orientata alle creazioni artistiche? Musix è quella che fa per voi! Basata su Debian (ramo Stable) e dotata di desktop KDE, LXDE o Fluxbox, questa distro include una serie di software free preinstallato dedicato all’editing ed alla produzione audio, all’editing video ed al design grafico. E’ compatibile con architettura a 32 bit ed è disponibile anche in versione Live.

Dragora

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Si tratta di una distribuzione indipendente con alla base l’intento di creare un sistema operativo multipiattaforma e dai molteplici utilizzi: è completamente basata su software open source ed adatta a chi vuole comprendere sul serio le meccaniche intrinseche di una distribuzione Linux. E’ disponibile per architetture a 32 e 64 bit e basata sul desktop Xfce (dispone inoltre dei gestori IceWM e Scrotwm). 

Bosnia

I linari bosniaci hanno deciso di non partecipare… almeno per il momento!

Iran

Parsix

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Ennesima distribuzione Debian-based (ramo Testing), anche l’iraniana si prefigge di dare all’utente un ambiente semplice da installare e pronto per l’uso sin dal primo avvio. E’ basata sull’ambiente desktop GNOME, compatibile con architetture a 32 e 64 bit e dispone di repository dedicati con software aggiuntivo.

AriOS

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AriOS è una distribuzione basata su Ubuntu, compatibile con architetture a 32 e a 64 bit, adatta anche in questo caso ad un pubblico di novizi: contiene infatti diverse applicazioni in più rispetto alla distribuzione madre, i codec multimediali sono preinstallati e l’interfaccia desktop – con alla base GNOME – è stata modificata per renderla ancora più appetibile a chi si addentra nel mondo Linux per la prima volta.

Nigeria

Wazobia (Interrotta)

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La distribuzione nigeriana, basata su Red Hat e sviluppata da una startup connazionale, offriva una serie di software utile sia per l’utilizzo desktop che per quello server, oltre che un discreto ambiente di sviluppo. Era disponibile con desktop GNOME (2) e KDE e compatibile con architetture a 32 bit. Ad oggi, il suo sviluppo è interrotto.

Gruppo G

Germania

OpenSuSE

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OpenSuSE è una distribuzione community-driven sponsorizzata dall’azienda Novell: l’obiettivo è quello di ottenere un sistema operativo semplice da utilizzare ed adatto a tutti, semplificando l’esperienza d’uso. OpenSuSE ha cercato di imporsi – e per un periodo è riuscita a farlo – come la distribuzione più semplice da usare, tuttavia in tempi neanche molto recenti è stata soppiantata da concorrenti come Ubuntu e Linux Mint. Tuttavia, grazie al parco software preinstallato ed alla presenza del desktop KDE (opzionalmente anche GNOME ed LXDE), resta una delle distribuzioni più adatte ad un pubblico di novizi.   

Chakra

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Chakra Linux parte inizialmente come un fork di Arch Linux ma, in tempi piuttosto recenti, raggiunge l’indipendenza dalla distribuzione madre per diventare completamente indipendente: al contrario di Arch, infatti, l’installazione e la configurazione di Chakra sono notevolmente semplificati ed è presente a bordo un parco software di tutto rispetto. La peculiarità della distribuzione è la cadenza degli aggiornamenti: si tratta infatti di una semi-rolling release, le cui componenti principali sono costantemente aggiornate agli ultimi rilasci. E’ basata sul desktop KDE, utilizzabile sia da utenti con esperienza minima che da esperti e supporta esclusivamente le architetture a 64 bit.

Knoppix

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Basata su Debian, Knoppix è una distribuzione Live orientata più che altro alla diagnostica di sistema (ripristino ed analisi). Peculiarità di Knoppix è la modalità di esecuzione del software, memorizzato compresso sul supporto e decompresso al volo al momento dell’utilizzo – il che permette di avere circa 2 GB di software eseguibile memorizzato su un semplice CD. Ha un buon supporto hardware, arriva con il desktop LXDE (a scelta anche GNOME e KDE) ed è disponibile per architetture a 32 bit. 

Netrunner

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Si tratta di una distribuzione basata su Kubuntu che porta con sé un bel po’ di software aggiuntivo, i codec multimediali preinstallati (oltre che i plugin Flash e Java) ed un’interfaccia basata sul desktop KDE fortemente personalizzata. Rappresenta un buon compromesso tra semplicità d’uso e personalizzazione. Adatta ad utenti esperti e non, Netrunner è disponibile per architetture a 32 e 64 bit, sia per l’esecuzione live che per l’installazione da disco.

ZevenOS

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Si tratta di una distribuzione Ubuntu-based con un’interfaccia grafica particolarmente leggera (simile a BeOS) ed il supporto ad hardware datato. Porta con sé diverse applicazioni open source preinstallate (ufficio, multimedia e sviluppo). Inoltre, l’edizione “Neptune” di ZevenOS è invece basata su Debian e dispone dell’ambiente desktop KDE.

Portogallo

Linux Caixa Mágica

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La distribuzione portoghese, inizialmente basata prima su SuSE poi su Mandriva, vede ad oggi come distribuzione madre Ubuntu e si prefigge l’obiettivo di essere scalabile sia per un utilizzo desktop che per uso server. Dispone del desktop GNOME ed è compatibile con architetture a 32 e 64 bit.

Open Xange

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Nulla più nulla meno che una distribuzione basata su Fedora, con a bordo il desktop KDE ed una serie di software applicativo, orientata all’utilizzo soprattutto di utenti alle prime armi. E’ disponibile in versione live ed installabile e compatibile con architetture a 32 e 64 bit.

Ghana

I linari ghanesi hanno deciso di non partecipare… almeno per il momento!

USA

Fedora

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La chiamavano… la distro del ritardo! Nonostante i ripetuti incidenti di sviluppo, Fedora è un progetto open source commissionato da Red Hat, che si pone l’obiettivo di essere - grazie al supporto della community, che partecipa in parte allo sviluppo – un sistema operativo scalabile, adattabile sia a desktop che a server e basato solo ed esclusivamente su software open source. Dispone di un discreto parco software preinstallato, di un installer grafico ed è piuttosto semplice da utilizzare. E’ disponibile per diverse architetture (32 e 64 bit, armhfp, powerpc) ed arriva di default con il desktop GNOME, nonostante possano essere scelti – anche in fase di installazione – diversi altri desktop (Cinnamon, KDE, LXDE e via discorrendo).

PCLinuxOS

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Nata come un fork di Mandriva (a sua volta derivata da Mandrake), PCLinuxOS si prefigge di essere una distribuzione Linux adatta agli utenti novizi, che dispone di un elevato supporto hardware. Il parco software, oltre che disporre di applicazioni specifiche per la gestione del sistema e per grafica, ufficio e via discorrendo, include diversi plugin per il browser e codec per la riproduzione multimediale. PCLinuxOS include inoltre un tool, MyliveCD, che permette di creare un CD Live personalizzato. Può essere utilizzata in modalità Live o installata su disco, arriva di default con desktop LXDE (disponibili anche KDE e MATE) ed è compatibile con architetture a 32 e 64 bit. 

CentOS

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CentOS è la distribuzione server per eccellenza: è basata su Red Hat Enterprise Linux e da essa eredita struttura, comportamento e requisiti, ed è completamente community-driven; in pratica si tratta del sostituto per eccellenza della distribuzione madre – adatto a chi non ha bisogno di certificazioni né di supporto “ufficiale”. Ha alle spalle un’ottima comunità di sviluppo ed è installabile senza desktop, con ambiente GNOME o KDE. E’ disponibile per architetture a 32 o 64 bit. 

LXLE

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Basata su Lubuntu (soltanto sulle versioni LTS), questa distribuzione porta con sé un parco software più ampio della distribuzione madre e dispone di alcuni tweak che ne migliorano ulteriormente le prestazioni. Particolarmente adatta per le macchine di vecchia generazione, LXLE è disponibile per architetture a 32 e 64 bit ed arriva, ovviamente, con a bordo il desktop LXDE. 

Bodhi Linux

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Bodhi Linux è una distribuzione basata su Ubuntu e dedicata, anche in questo caso, a macchine con una limitata potenza hardware: Bodhi Linux dispone dell’ambiente grafico Enlightenment – particolarmente noto per essere bello da vedere ma leggero da eseguire -, di un modestissimo parco software (emulatore di terminale, browser Midori, File Manager grafico, editor di testi e gestore pacchetti), che può però essere tranquillamente espanso grazie al tool dedicato AppCenter o, ancora, tramite parte del software caratteristico di Ubuntu. Bodhi Linux è disponibile per architetture a 32 e 64 bit, per armhf (quindi per Raspberry Pi) sia in versione live che come installer.

Gruppo H

Belgio

ELive

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La distribuzione belga, basata su Debian (ramo Stable), abbraccia performance e semplicità d’uso. E’ completamente basata sull’ambiente desktop Enlightenment – con tanto di tool di configurazione dedicati. Particolarità di questa distro è la sua natura: è infatti scaricabile gratuitamente per l’utilizzo Live, tuttavia per ottenere il modulo per l’installazione su hard disk bisogna pagare 15 dollari. E’ compatibile con architetture a 32 bit.

Madbox

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Come l’immagine stessa lascia intuire.. questa distribuzione è basata su Ubuntu, pur accostando ad essa l’estrema leggerezza del gestore finestre Openbox. Peculiarità della distribuzione è il display manager: non si tratta infatti di LightDM ma del leggerissimo (e, se ben configurato, bellissimo) SLiM. Tra le altre cose, Madbox dispone di un tool di configurazione interno che permette di personalizzare il desktop in pochissimi click.

Algeria

Bee Linux (interrotta)

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Originariamente basata su Fedora, la distribuzione algerina offriva supporto per grandi quantità di dispositivi hardware (tra cui i modem USB ADSL), l’integrazione di Wine e di alcune note Google Apps ed i driver NVIDIA ed ATI. Era basata sul desktop Xfce e disponibile per architetture a 32 bit. Ad oggi, il suo sviluppo sembra interrotto.

Russia

ROSA

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ROSA Desktop è una distribuzione indipendente, inizialmente nata come un fork di Mandriva, che offre un desktop estremamente personalizzato così da far sentire a proprio agio anche gli utenti alle prime armi. ROSA Enterprise Server, invece, è una distribuzione server-oriented basata su Red Hat Enterprise Linux. Entrambe sono disponibili per architetture a 32 e 64 bit. 

Point Linux

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Ancora una distribuzione basata su Debian (ramo Stable): stabilità e semplicità alla base di questa distribuzione, che arriva con a bordo il desktop MATE – nato come fork di GNOME 2 e che ne eredita praticamente tutti i punti di forza. In pratica, Point Linux è una distribuzione dedicata a chi cerca la stabilità, in tutti i sensi. E’ compatibile con architetture a 32 e 64 bit.

Corea del Sud

AnNyung

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Si tratta di una distro server Fedora-based con in più alcune feature dedicate alla sicurezza. A partire dalla versione 2.0 AnNyung è un add-on per CentOS e RHEL e non risulta più un OS installabile.

Asianux (in sospeso)

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Si tratta di una distribuzione server dedicata al mercato Asiatico, sviluppata in collaborazione due aziende rispettivamente di Cina e Giappone. Si prefigge come obiettivo quello di offrire larga compatibilità hardware ed è dedicata prevalentemente ad un’utenza business/server. Dispone inoltre di un piano di certificazione per l’aspetto software (simile alla certificazione Red Hat). E’ basata sul desktop KDE e compatibile con architetture a 32 e 64 bit. Al momento, lo sviluppo di Asianux è sospeso.

WOWLinux (Interrotto)

Anche in questo caso si tratta di una distribuzione server, basata questa volta su Red Hat, prettamente dedicata al business asiatico. Non si sa molto di questa distribuzione, se non che portava con sé i desktop GNOME e KDE. Al momento, il suo sviluppo è interrotto.

In conclusione…

Secondo voi, quale nazione vince i mondiali Linux 2014… così, ad occhio? E quale vincerà i Mondiali veri e propri, quelli che si decidono sui campi brasiliani?

Io ho accettato una sfida: installerò e recensirò una delle distribuzioni appartenenti alla nazione che vincerà i mondiali di calcio. Sperando non me ne capiti una asiatica… sapete, ho qualche problemino con gli ideogrammi, i kanji e… insomma, gli alfabeti non arabi!

PS = Prandelli, che dici, mi fai recensire Sabayon? :)

da un’idea di Gary Newell@ELU

Fonte: http://www.chimerarevo.com/linux/mondiali-linux-2014-scende-in-campo-169988/